Andis Scrive al MIM su formazione per il tutor scolastico e orientatore nel secondo biennio e ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado

Andis esprime rammarico in merito alla scelta di aprire ai soli docenti e non ai dirigenti scolastici l’ambiente di formazione INDIRE, dedicato al Piano per l’orientamento varato a dicembre dal Ministro Valditara, con gli approfondimenti sulle nuove figure del docente tutor e del docente orientatore.

Tali figure, che dal mese di settembre entreranno a far parte dell’organizzazione delle istituzioni scolastiche autonome, stanno ricevendo una formazione, relativa ad aspetti didattici ma anche organizzativi, di cui i dirigenti non possono avere al momento conoscenza, se non dalle note provenienti dal MIM.

Peraltro, nelle recenti Linee guida ministeriali per l’orientamento, premettendo che “l’orientamento è un processo non episodico, ma sistematico” si afferma che nei prossimi anni scolastici esso diviene priorità strategica della formazione, nell’anno di prova e in servizio, dei docenti di tutti i gradi di istruzione. La dirigenza scolastica, chiamata a presidiare tale formazione del personale della scuola, deve fruire della possibilità di conoscere i percorsi e le caratteristiche di ogni iniziativa, in una logica di conduzione unitaria dell’istituzione scolastica caratterizzata dalla co-partecipazione a tutti i suoi processi, non ultimi quello della formazione iniziale e continua.

L’introduzione delle figure del tutor e dell’orientatore, così come tutte quelle che sono entrate ed entreranno a far parte dell’organico della scuola, ha implicazioni di ordine didattico, oltre che di gestione e organizzazione delle risorse umane e finanziarie. La figura del Dirigente scolastico non può essere esclusivamente relegata alla questione della contrattazione sindacale relativa ai compensi da assegnare, considerando che il DS assicura la gestione unitaria dell’istituzione ed è responsabile della gestione delle

risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio con autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane, organizzando l’attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formative e promuovendo gli interventi per assicurare la qualità dei processi formativi e la collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio, per l’esercizio della libertà di insegnamento, intesa anche come libertà di ricerca e innovazione metodologica e didattica, per l’esercizio della libertà di scelta educativa delle famiglie e per l’attuazione del diritto all’apprendimento da parte degli alunni;

chiede

un maggior coinvolgimento dei dirigenti scolastici in questa fase preparatoria, con spazi dedicati all’approfondimento dell’ambito di intervento di queste nuove figure, utili a favorire un dialogo ed un confronto con i docenti in formazione, in linea con il ruolo e la funzione di un dirigente leader educativo, che governa e orienta i processi che la scuola di oggi richiede.

Richiesta piattaforma tutor (1)

 

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